L’artigianato pugliese fa ormai breccia in tutti i cuori dei visitatori della Puglia e non solo. Durante un viaggio è ormai d’obbligo acquistare un oggetto in ceramica, come il celebre pumo, oggetti in terracotta, cartapesta o pietra leccese per citare i più venduti. L’artigianato in Puglia ha una storia molto lunga alle spalle. Non è più così raro ritrovare oggetti made in Puglia come pezzi di arredamento anche fuori regione se non nazione.
Oltre alla blasonata, seppur sempreverde ceramica e terracotta, l’artigianato pugliese si distingue anche per altre maestranze. Una tra queste è il ferro battuto.
Non avevo mai avuto l’opportunità di assistere all’estenuante lavorazione dei pezzi di acciaio che prendono vita a contatto con fiamme elevate. Dopo aver conosciuto Alex Pellegrino grazie all’itinerario promosso dal GAL Terra dei Messapi non faccio a meno di pensare al patrimonio artigianale che ignoravo fino a qualche tempo fa. L’incontro con Alex tuttavia mi ha anche aperto gli occhi e in parte giustificato la mia ‘ignoranza’ in tema: sono solo 14 i fabbri sopravvissuti in tutta la Puglia.
È proprio questo il primo nodo che Alex tiene vigorosamente a evidenziare e sciogliere non appena ci accoglie. Prima di iniziare il suo storytelling, ci spiega che il fabbro è colui che crea un’idea modellando il ferro con la fucina e il carbone. Il serramentista, invece, assembla pezzi già pronti tra loro. L’associazione mentale odierna che abbiamo del fabbro – continua Alex – è distorta. Quando abbiamo bisogno di un fabbro per piccoli disbrighi quotidiani, in realtà ci rivolgiamo a un serramentista.
Trascorrendo il pomeriggio nel laboratorio di Alex ho compreso quanto il mestiere del fabbro sia più vicino a quello di un artista, del ferro e del fuoco.
‘La passione è come una forgia: si manifesta piano piano e poi inizia a bruciare’. Esordisce così Alex nella sala-museo del suo modesto laboratorio al margine di Torchiarolo, paese situato nella terra di mezzo tra Lecce e Brindisi, vicino all’importante area archeologica di Valesio. Se state pianificando un itinerario nella zona di Lecce potete scoprire altre chicche nel seguente articolo: Lecce e dintorni.
Tale passione spinge Alex a sopravvivere all’automatizzazione dei processi artigianali. La stessa passione che lo spinge ad alzarsi per sporcarsi le mani, tutti i giorni, accendere il forno ogni mattina, non importa quale temperatura ci sia all’esterno, così come faceva il nonno, suo maestro.

È così che la passione di Alex ha iniziato ad ardere. Sin dalla tenera età di 2 anni, trascorreva i pomeriggi assolati in compagnia del nonno e delle sue acrobazie con un pezzo di ferro infuocato in mano. La vita lo ha poi portato a lavorare sulle piattaforme petrolifere dove ha appreso la tecnica delle immersioni per riparazioni subacquee. Il fabbro-artista ha all’attivo più di 6000 immersioni con bombola e in apnea ed è in procinto di aprire una scuola con corsi per sub.
È passata qualche decade da quei ricordi ma Alex li racconta ancora lucidamente e con fierezza. È stato come rivedere il nonno grondante di sudore e affaticato e i sogni di un bambino che iniziavano a far breccia nel suo cuore.
Il forno arriva a oltre 2000 gradi, Alex impugna con vigorosità e leggiadria martelli di 4-6kg, fedeli compagni di vita che lo accompagnano ogni giorno nel dar vita alle sue idee. Ora studia la progettazione della Torre Eiffel per stimolare nuove idee.
Le idee di Alex, partorite in un casale al margine di Torchiarolo, non conoscono confini né limiti. Prendono vita nella sua mente, così come le parole delle sue poesie dialettali trascritte durante le notti insonni. Abbiamo avuto l’onore di ascoltarne una dedicata alla figlia mentre lacrime di commozione scendevano dagli occhi dello stesso omone che sfida quotidianamente il ferro e il fuoco.
Le emozioni sono così, come la passione. Non conoscono origini, ma solo percorsi per essere veicolati dentro di noi.
Questo è stato il regalo più grande che Alex potesse farci.
Non vi racconto altro, alcune esperienze devono essere vissute in prima persona per sentirle visceralmente. Se volete emozionarvi e scoprire la lavorazione del ferro battuto, lo trovate lì, in quel casolare bucolico campeggiante l’insegna dell’antico mestiere. Ultimo baluardo di artigianato pugliese da difendere a spada tratta.

Il GAL Terra dei Messapi promuove un Sistema di Turismo Locale Sostenibile. L’obiettivo è la valorizzazione di un’area dell’Alto Salento ancora marginale attraverso sinergie tra le eccellenze del territorio.







