Hai mai pensato di dormire in una casa sull’albero? Come tutte le favole a lieto fine, anche questa nasce da un sogno fanciullesco. La storia di questo alloggio mi affascina ed emoziona particolarmente perché è la dimostrazione di come un luogo a lungo solo immaginato e pensato sia divenuto realtà grazie alla caparbietà di giovani che credono nei propri sogni e nel proprio territorio.
Ma partiamo dall’inizio.
Il contesto
Siamo a Sasso di Castalda, un piccolo paesino dell’entroterra lucano non molto conosciuto fino a qualche anno fa.
L’arrivo del Ponte alla Luna infatti ha iniziato ad attrarre diversi flussi turistici nel paesino. Molti di questi flussi sono passeggeri: persone che si recano nel paese in giornata per una scampagnata o gita fuori porta o al massimo di una notte.
Ve ne avevo già parlato in questo articolo su un itinerario on the road in Basilicata.
Siamo venuti a Sasso di Castalda per la prima volta nel 2018, anche noi attratti dall’emozione di provare una tipologia di attività diversa nella natura. Durante la visita, il paesino ci ha colpito a tal punto che abbiamo deciso di tornarci per una notte in inverno dopo qualche mese.
Cerchiamo sempre di soggiornare in posti autentici e locali. Casualmente, ci imbattiamo nel b&b Guarda che Luna: camere con affaccio sulla vallata dove sono collocati i due ponti sospesi e con la particolarità dell’oblò al posto della finestra da cui ammirare la luna.
L’affinità con alcuni luoghi e persone a volte è palpabile sin da subito. E così è stato con Giovanni e la sua ragazza Erika con i quali ci siamo ritrovati nel pub del paese, unico luogo di ritrovo quando le strade sono ormai deserte – immaginate poi in una serata d’inverno. Il paese conta infatti circa 800 anime.
Arrivati a questo punto, vi starete chiedendo cosa c’entra tutto questo con il dormire in una casa sull’albero. É proprio qui che inizia la storia.
Come nasce l’idea della casa sull’albero

Foto di Guarda che Luna B&B
Sin da piccoli, Giovanni ed Erika avevano un sogno: quello di costruire una cosa sull’albero. Mentre ci raccontano della loro fantasia, gli occhi brillano. Vorrebbero realizzare il desiderio di far dormire ospiti in una casa sull’albero e rendere il loro paesino in Basilicata una destinazione speciale.
Dopo quasi 3 anni da quella conversazione, torniamo finalmente a Sasso di Castalda per dormire nella fatidica casetta che Giovanni ed Erika hanno a lungo desiderato, studiato, progettato e trasformato in realtà.
Imbocchiamo una piccola stradina sterrata fiancheggiata da folti alberi le cui chiome assicurano un notevole riparo al terreno rispetto alla strada provinciale.
Percorrendo il viale, siamo subito colpiti dalla cura degli estesi campi adiacenti alla casa sull’albero. In lontananza, un signore con il cappello e la schiena piegata è indaffarato ad analizzare con cura la buona tenuta del manto verde.
Scendiamo dall’auto e ci saluta calorosamente: è Cataldo, il padre di Giovanni. Ogni giorno, sin dalla sua infanzia, cura doviziosamente ogni centimetro del terreno sul quale il figlio ha realizzato la sua piccola impresa.
La casa sull’albero appare così ben mimetizzata tra gli alberi, grazie alla tonalità del legno utilizzato per la struttura. Il corpo della casa, sopraelevato rispetto al terreno con una struttura di pilastri portanti, è alla stessa altezza delle imponenti chiome di due alberi di noci che la abbracciano. Si accede perciò con una piccola scala in legno che conduce al ‘piano superiore’, ovvero l’ingresso.
La natura regna sovrana e Giovanni ed Erika hanno voluto lasciare l’ambientazione tale e quale nel rispetto della stessa. Porterete con voi questa sensazione anche dopo il soggiorno.
Si entra in casa accompagnati dai rami dell’albero di noce che avvolgono l’ingresso e il patio antistante.
Gli interni sono semplici, efficienti e ad effetto per regalare il massimo contatto con la natura che ci si aspetta dormendo in una casa sull’albero. Ci sediamo sulla verandina che si apre nella parte retrostante della casetta. L’affaccio su un piccolo filare di vigneti, una distesa di grano a perdita d’occhio che al tramonto si colora d’oro e il canto dei grilli ci ammaliano all’istante. Sul mio profilo Instagram potete vedere un reel che vi mostra la casa.
Sarà la magia del verde che placa i pensieri, la tattilità del legno che crea immediatamente intimità, e la doccia dopo la calura del giorno, avvertiamo subito la sensazione di non voler più mettere piede fuori. Domenica, la signora che ci accoglie, ci propone la possibilità della cena consegnata in casa. Il tavolo è già apparecchiato per una cena a lume di candela davanti a una vetrata ad angolo all’interno della casetta. Era proprio ciò che desideravamo.
Dopo aver scelto dal menu alcuni piatti tipici della tradizione lucana, tra cui le immancabili strascinate con peperoni cruschi, la cena ci viene consegnata in camera e non possiamo fare altro che ristorarci ammirando la luna piena al crepuscolo dalla privilegiata altezza degli alberi.
Come nelle favole, la colazione viene consegnata in un cestino in vimini lasciato nella cassettina legata alla casa sull’albero con una carrucola. I sapori della colazione sono autentici e domestici, come quello delle crostatine alla marmellata di albicocca e ciliegie (stagionali).
Dormire in una casa sull’albero è molto più di un’esperienza alternativa di alloggio, uno dei trend attuali più popolari del turismo.
L’idea che Giovanni ed Erika provano a condividere con tutti gli ospiti è quella della riscoperta dei valori di una volta che scorrono nel loro sangue, tramandati dalle famiglie e identitari del territorio. Un territorio, quello lucano, che ha sofferto tanto ma che ha una base solida da cui riprogrammare la partenza, già in atto da qualche anno. Lo stesso accade anche in Molise, e potete leggere il mio reportage di viaggio per organizzare un itinerario alla scoperta di un’altra regione spesso trascurata.
Cosa fare nei dintorni della casa sull’albero
Nonostante la posizione della casa sull’albero e Sasso di Castalda possano apparire decentrate, nei dintorni si nascondono diverse località interessanti per gli amanti dei borghi e della natura.
Come ho già scritto nel primo paragrafo, il Ponte alla Luna a Sasso di Castalda è un’esperienza emozionante da provare: camminare su un ponte sospeso a circa 100 metri di altezza in una vallata mozzafiato. Nonostante i miei timori iniziali (non vada molto d’accordo con le altezze), è risultata un’attività divertente in compagnia.
Cascate del Tuorno
Siamo soliti andare alla ricerca di luoghi da scoprire curiosando su Instagram. Ed è proprio così che abbiamo fortunatamente scovato le Cascate del Tuorno vicino Savoia di Lucania. Se dormite nella casa sull’albero, assicuratevi di appuntarvi il nome di questo luogo perché vi lascerà senza parole.
Non sapevamo cosa aspettarci: non abbiamo trovato molte informazioni in rete se non qualche breve descrizione di un percorso a piedi per raggiungere la fonte d’acqua. Decidiamo di imbatterci nell’avventura.
Il sentiero dal parcheggio alle cascate è di circa 30 minuti, abbastanza comodo, ma meglio indossare scarpe da trekking. Il mio consiglio inoltre è quello di attrezzarvi con il pranzo a sacco se decidete di trascorrere qualche ora alle cascate (e credetemi, non appena arrivati, non vorrete più andar via). Perciò arrivate premuniti in modo da godere al massimo la giornata immersi nella natura.
Appena inizierete a camminare, vi ritroverete circondati in un fitto bosco verde di lecci e querce che si infittiscono man mano che si percorre la vallata in discesa per raggiungere il corso d’acqua. Ci sono due percorsi: il primo è per la cascata piccola mentre noi abbiamo intrapreso quello per la cascata grande.
La natura intorno diventa sempre più fiabesca: rocce ricoperte di muschi verde si sovrappongono a pareti rocciose i cui strati raccontano millenni di storia. Ho avuto la sensazione di essere un pò in Cambogia per via dei maestosi alberi dalle radici sopraelevate e un pò in Sri Lanka per la folta vegetazione verde smeraldo che riflette nelle pozze d’acqua creando un blu intenso decolorato dai raggi del sole filtrati.
La frescura che ci regala l’acqua del torrente e gli alberi ci fanno riprendere il respiro e continuiamo la camminata verso la cascata più grande, alta circa 20 metri. Un paesaggio decisamente inaspettato e sorprendente. Il resto dell’esperienza la lascio alla vostra sete d’avventura.
Non dimenticate il costume da bagno anche se immergersi nell’acqua piuttosto fredda della cascata è per i più temerari. Tuttavia, ci sono diversi punti dove ci si può fermare per una sosta rinfrescante. Le Cascate si trovano a circa 40 minuti di auto dalla casa sull’albero.
Sant’Angelo le Fratte
A circa 30 minuti da Sasso di Castalda, il borgo di Sant’Angelo le Fratte è rinomato per ben due motivi. Le cantine ricavate nella roccia del monte Carpineto e i bellissimi e fantasiosi murales che abbelliscono gli edifici del centro storico. Ritagliatevi del tempo per una passeggiata nel borgo e ammirare il connubio di antichità e di cultura pop dei graffiti. Ce ne sono infatti circa 150 nascosti tra le viuzze e raccontano pressappoco la storia del paese.
Grotte di Pertosa-Auletta
Da Sant’angelo le Fratte proseguite per le Grotte di Pertosa-Auletta (circa 30 minuti). In realtà, le Grotte di Pertosa sono collocate in territorio campano, a pochi passi dal confine lucano. sono la testimonianza di un patrimonio naturalistico che vale la pena visitare trovandosi nelle vicinanze.
Vi consiglio il percorso più lungo (circa 2 ore) che vi porterà alla scoperta delle grotte monumentali a bordo di una barchetta. Sono infatti le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo. La già magica ambientazione naturalistica diventa ancora più scenica attraverso giochi di luce nell’acqua che regalano un’esperienza quasi mistica.
In fondo, la casa sull’albero è un’immagine onirica che un pò tutti abbiamo avuto da bambini. Giovanni ed Erika hanno dato voce al sogno di tutti noi e reso possibile l’esperienza di dormire all’interno di una casa sull’albero rinvigorendo l’anima del loro paese, Sasso di Castalda. Per chi è amante della natura, per chi è amante di alloggi alternativi ma sopratutto per chi crede ancora fortemente nei sogni.
Potete scrivermi via email o sul mio profilo Instagram per ulteriori consigli di viaggio per i vostri itinerari, mi fa sempre piacere aiutarvi a scoprire le meraviglie che ci circondano.