Skip to content
Search:
Instagram page opens in new windowFacebook page opens in new windowLinkedin page opens in new windowPinterest page opens in new window
Nomadic Emotions and Stories of a Wanderer
Travel Designer
Nomadic Emotions and Stories of a WandererNomadic Emotions and Stories of a Wanderer
  • Home
  • Itinerari e Consigli
    • India
    • Puglia
    • Mondo
    • Racconti
  • Crea con me il tuo viaggio
  • Fotoviaggi
  • About me
  • Contatti
  • Home
  • Itinerari e Consigli
    • India
    • Puglia
    • Mondo
    • Racconti
  • Crea con me il tuo viaggio
  • Fotoviaggi
  • About me
  • Contatti

Categoria:

You are here:
  1. Home
  2. Category "RACCONTI"
RACCONTI posto nel mondo

Il mio posto nel mondo, esiste? Hai trovato il tuo?

By Elisa De PascaliFebbraio 10, 2021

Per anni mi son chiesta quale fosse il mio posto nel mondo. Se esistesse, innanzitutto. E come fare a capire quale fosse quello giusto: al mare, in montagna, in una città,…

LEGGI TUTTO
RACCONTI Diwali in India

Di quando festeggiavo il Diwali in India

By Elisa De PascaliNovembre 15, 2020

C’era un tempo in cui festeggiavo il Diwali in India. Anzi, più di un tempo, ben tre tempi, o tre anni. Penso, la vita è strana. Mi ritrovo a pensarci…

LEGGI TUTTO
INDIAPUGLIARACCONTI shock culturale inverso

Lo shock culturale inverso: racconto del rientro dall’India alla Puglia

By Elisa De PascaliLuglio 7, 2020

Si parla spesso di shock culturale all’arrivo in una nuova destinazione. Soprattutto quando si viaggia verso l’Oriente, e verso l’India. Ma poco si parla dello shock culturale inverso, ovvero il…

LEGGI TUTTO
RACCONTI sunshine blogger award 2020

Sunshine Blogger Award 2020: premio alla creatività e passione

By Elisa De PascaliGiugno 8, 2020

La nomination per il Sunshine Blogger Award da Andrea Zana di Authentic Travel.And è arrivata inaspettata e con sorpresa. Qualche mese fa non avrei creduto di riuscire a fare tutto…

LEGGI TUTTO
INDIARACCONTI ripartire dall'India

Ripartire dall’India per cambiare la propria vita

By Elisa De PascaliMaggio 21, 2020

È passato un mese dall’inizio di questa mia avventura personale nel raccontare e trasmettere le emozioni che mi porto dentro dei viaggi. Una scelta che ha reso sempre più forte la…

LEGGI TUTTO
ASIAINDIARACCONTI Vivere in una famiglia indiana

Vivere in una famiglia indiana è un’esperienza indimenticabile

By Elisa De PascaliMaggio 13, 2020

Uno dei più grandi bagagli ereditati dall’India è la mia esperienza in casa con una famiglia indiana a Pune. Vivere in una famiglia indiana mi ha salvaguardato da una conoscenza…

LEGGI TUTTO
ASIAINDIARACCONTI il sogno indiano

Il sogno indiano: come nasce la mia storia d’amore con l’India

By Elisa De PascaliAprile 23, 2020

Raccontare della mia esperienza in India oggi è come raccontare una favola. Cerco di ricostruire mentalmente il percorso che ha condotto il mio sogno indiano a realizzarsi e spesso faccio…

LEGGI TUTTO
RACCONTI ripartire da se stessi

Ripartire da se stessi: riflessioni in quarantena e nuovo inizio

By Elisa De PascaliAprile 20, 2020

Nomadic Emotions and Stories of a Wanderer è frutto di anni di immaginazione e ti racconto perché è necessario ripartire da se stessi. Spesso ho immaginato come sarebbe stato avere un…

LEGGI TUTTO
Ultimi post
  • Artigianato pugliese che resiste: la storia di Alex, il fabbro

    Artigianato pugliese che resiste: la storia di Alex, il fabbro

    Ottobre 6, 2021
  • Dormire in una casa sull’albero in Basilicata

    Dormire in una casa sull’albero in Basilicata

    Giugno 25, 2021
  • Matino in Puglia: itinerario insolito di due giorni vicino Gallipoli

    Matino in Puglia: itinerario insolito di due giorni vicino Gallipoli

    Giugno 14, 2021
Contattami

 

Invia

Elisa su @Instagram
‘Lasciata Shiraz alle spalle, percorriamo circa ‘Lasciata Shiraz alle spalle, percorriamo circa 200 chilometri attraverso la steppa dei monti Zagros. Dai finestrini ammiriamo distese color ocra a perdita d’occhio intervallate da altopiani e macchie di arbusti ancorati al suolo. L’accampamento che ci ospita è un insieme di 4-5 famiglie diverse, ciascuna composta da nonni, figli e nipoti. Ci accoglie l’aroma del tè e il profumo della cena, in cottura già dal mattino in una leggera stoviglia di alluminino su un timido fuoco acceso tra le pietre e il terreno friabile. La vita dei nomadi è scandita da ritmi dettati dal sole e dalla luna. Si cena poco dopo il tramonto: la giornata inizia all’alba sia per gli uomini, pronti a impugnare il bastone e a mimetizzarsi nelle vallate assieme al loro gregge di capre e pecore, fonte di mantenimento, sia per le donne, affaccendate nella vita domestica. Sull’uscio compare la sagoma vivace di una bambina: il suo sguardo emana la vibrazione di un vulcano in piena. La lava incandescente che spilla dai suoi movimenti e dalle sue parole la trasforma indiscutibilmente nella leader dell’esperienza. La inseguiamo mentre corre verso la sua tenda senza lasciar tregua agli animali che scorrazzano nel cortile: avendo adocchiato la mia macchina fotografica, si dimena per acciuffare le capre e mettersi in posa. I suoi occhi trasudano gioia, curiosità, voglia di imparare e conoscere il mondo. Chissà se il suo destino da nomade non sia già scritto in quella volta stellata che appare più nitida che mai nella notte della steppa. Il sole è già calato dietro la sagoma scura dei monti Zagros, il gregge rientra nel recinto e gli uomini in tenda. Arriva il momento conviviale più atteso della giornata: la cena. L’intera famiglia si riunisce nella tenda più grande. Le donne stendono abilmente su un piano in legno la massa preparata in precedenza per il pane. Ci svegliamo col canto del gallo e una nutriente colazione a base di uova fresche. Forse non era un sogno. Forse esistono realmente uomini che conducono vite straordinarie, ai margini degli spazi abitati.’ L’Oriente che chiama nella calura di un pomeriggio d’agosto. Pezzo tratto da un mio racconto per @latitudeslife. #iran #irantravel
C’era una volta un paese, lo chiamavano ‘lu pa C’era una volta un paese, lo chiamavano ‘lu paise ranne’ (il paese grande per i non avvezzi al dialetto). Un paese il cui nome ha fatto il giro dei tubi catodici grazie a un fermo immagine sull’etichetta Anisetta De Giorgi nel film Casablanca. Un paese che attirava gentiluomini e impresari. Così nel 1904 il nonno della signora Uccia ha iniziato a realizzare cappelli. Bombette, cappelli a tesa larga, ne aveva per tutti i gusti. È una sera afosa di fine luglio. Una di quelle sere in cui il sole cocente della giornata non lascia tregua nemmeno alle stelle. ‘Oggi non viene più nessuno’: confessa malinconicamente la signora Uccia. ‘Prima venivano intere generazioni. Il padre veniva insieme ai figli piccoli per acquistare il primo cappello. A quei tempi era un segno di rispetto, di stima. Lì dentro è rimasto tutto come fosse quel giorno del 1904. Il nonno della signora Uccia è ancora lì, lo vedo prendere le misure al bambino appena entrato. Non sa che una semplice foto del suo negozio può attraversare diversi schermi luminosi, la sua storia far brillare gli occhi di una ragazza trentenne assetata di reminiscenze e patrimonio umano e culturale, che la sua storia può rimanere ancora in vita. La signora Uccia - la cappeddhara (la cappellara, così è conosciuta nel paese) - siede come da tradizione su una sedia in cerca di un rivolo d’aria. È stanca della modernità, della frenesia, dello sviluppo. Le chiedo di raccontare storie del paese dei suoi anni: si infervora, la memoria non la tradisce in nessun dettaglio. I cappelli giacciono impilati sugli scaffali impolverati. Anch’essi avrebbero tante storie da raccontare. Aspettano solo che qualcuno, incuriosito, sia pronto ad ascoltarle. Sia pronto a sbirciare oltre quella fessura buia del negozietto che come per magia riprende vita. I cappelli iniziano a danzare, le storie a essere ascoltate, il passato inizia a farsi presente. Quante storie, se solo sapessimo ascoltare. #salentodamare #pugliagram #puglovers #pugliamia #pugliaview #salentolife #salentomag #lecce_cartoline #pugliacom #pugliadavedere #puglia_city #salentostyle
30. Alcune cose accadono all’improvviso. Travol 30. Alcune cose accadono all’improvviso. Travolgono così tanto da lasciare senza parole. Ecco perché in questo periodo di turbinio ci ho messo così tanto a scrivere il post sul mio compleanno trascorso da ormai 10 giorni. Metabolizzare i 30 ha richiesto più tempo del previsto. La verità è che avevo paura, tanta paura. Diventare grande, responsabilità. Eppure in tanti nelle scorse settimane mi hanno detto che sia l’età più bella. Non è il solito post sul compleanno ma un inno agli incontri, alle persone scoperte e a quelle ritrovate, ai percorsi che si incrociano, poi si separano, poi si incrociano ancora. Ho sempre creduto nei binari intersecati e nelle coincidenze astrali. Per un periodo sono sempre stata quella che creava collegamenti tra le persone. Poi non è stato più così, forse la mia energia era rivolta altrove. 
All’alba di questo traguardo, e delle innumerevoli peripezie che il mese di luglio mi sta regalando e facendo affrontare sempre con il sorriso, mi rendo conto di quanto tutti gli insegnamenti ricevuti sinora abbiano un senso. Di quanto i tasselli vadano al loro posto. Di quanto non c’è passione che tenga alle poche ore di sonno pur di regalare emozioni agli altri. 
Di quanto sia grata e fortunata di avere re-incontrato persone che ripongono quotidianamente fiducia nel mio operato. Di quanto gli incontri e le sinergie siano l’unico modo che abbiamo per creare bellezza intorno. Con onestà, intelletto e integrità. Per noi e per gli altri. Se puoi sognarlo, puoi farlo. 
Ora comprendo. Questo è solo l’inizio di un altro grande viaggio. Grazie agli incontri e alla magnanimità di @palazzodeidondoli per avermi permesso di trascorrere una giornata meravigliosa avvolta dal verde lussureggiante del giardino che mi ha riportato all’atmosfera nostalgica post-monsonica di Goa combinata con la vista sensazionale sui tetti di Lecce. Se cercate un posto per dormire a Lecce, non fatevelo scappare. Grazie a @bijondo per avermi riempito di colori con l’abito. #pugliamia #viaggiatori #30isthenew20
Il teatro è quel luogo che mette in scena e rivel Il teatro è quel luogo che mette in scena e rivela formule magiche che danno un senso e pregnanza a storie che altrimenti andrebbero perse nell’oblio. Storie di quartiere, quelle che ti racconta un vicino mentre sei sull’uscio di casa e alle cui parole dai il peso più leggero di una piuma. Eppure sono proprio quelle storie a creare la memoria collettiva di un luogo, di una terra, di un popolo e delle sue sofferenze. Il toccante spettacolo Parole Date di Fabrizio Saccomanno a @teatrokoreja è stato un memorandum di quanto sia necessario ascoltare e andare oltre le parole date, pronunciate in un flusso a cascata; perché quelle parole sono l’inizio della storia di ciascuno di noi e nessuno vorrebbe che la propria storia passasse inosservata. Grazie a @eleonora.tricarico per l’invito nel poetico Ortale di @teatrokoreja. #teatrodeiluoghi #tdlguest #teatrokoreja #koreja #tdlfest #onstage #storyteller
Siete mai stat* in Basilicata? Con la Basilicata Siete mai stat* in Basilicata? Con la Basilicata è stato amore a prima vista. A tratti arida, a tratti lussureggiante. Non fa domande e non si preoccupa di dare risposte. Come una donna selvaggia che con i suoi capelli al vento si affida a se stessa, incurante del resto del mondo. Una donna capricciosa, che chiede profonda comprensione quando ci si appronta a scrutarla. Al tempo stesso, quando meno ce lo si aspetta, sa gratificare e rassicurare. È un porto sicuro rispetto alla massificazione, alla frenesia e perfezione innaturale di altre destinazioni. La Basilicata si mostra per ciò che è, senza fronzoli, ed è per questo che la sento profondamente vicina. Vi lascio qui un mini itinerario in questa terra magica. Salvate il post per non perdere queste chicche durante il vostro viaggio: 📌 Calanchi nella zona di Pisticci: rocce argillose causate da un fenomeno di erosione, fortemente a rischio di scomparsa. In Italia sono presenti in pochissime zone e questa è una tra quelle. Scoperte lo scorso anno grazie al @teatrodeicalanchi: performance teatrali nel pieno rispetto della natura, senza elettricità, ambientati in questo paesaggio lunare senza eguali. 📌 Vicino il paesino arroccato di Savoia di Lucania, un bosco quasi fatato protegge le magnifiche Cascate del Tuorno, luogo ancora inesplorato dove poter respirare a pieni polmoni la natura incontaminata. Un sentiero vi condurrà alle cascate più grandi, alte 20 metri. Immersi tra pareti di rocce con solchi millenari e pozze d’acqua iridescenti, abbiamo avuto la sensazione di essere tra la Cambogia e lo Sri Lanka. 📌Murales di Sant’Angelo le Fratte. Piccolo paesino inerpicato su una roccia, famoso per le cantine e i circa 150 murales che raccontano le peripezie del paese addentrandosi nei suoi vicoletti silenziosi. Paesi che non conoscono età né tempo. Sul link in bio trovate più info. ❤️ #igersbasilicata #visitbasilicata #yallersbasilicata #roadtobasilicata #basilicatadascoprire #basilicata_love #basilicataturistica #basilicatacoasttocoast #basilicata_cartoline_ #basilicatagram #volgobasilicata #italiadascoprire #italiainunoscatto #italiasostenibile #italianlandscapes #viaggiainitalia #viaggi
Siete mai stat* in Puglia? In questi giorni ho l Siete mai stat* in Puglia? In questi giorni ho la fortuna di poter andare in giro tra il Salento e la Valle d’Itria per motivi lavorativi e visitare realtà che operano in diversi settori. Arrivo con curiosità a conoscerne la storia e il lavoro e vado via con il cuore pieno di emozioni e di gioia. Se non ci siete mai stat*, vi starete dunque chiedendo perché venire in Puglia. Da pugliese vi rispondo con queste semplici parole ma a mio avviso essenziali. Per l’amore e la passione che spinge ragazzi, adulti e anziani ad alzarsi ogni giorno con il sorriso, rimboccarsi le maniche e credere nei propri sogni. L’amore per l’ospitalità. L’amore per il vino. L’amore per l’arte. L’amore per l’artigianato L’amore per la storia. L’amore per la cultura. L’amore per il cibo. L’amore per il territorio. Lo sentite nell’aria e lo apprezzate a fondo parlando con ciascuna di queste persone, fonte di profonda ispirazione: la volontà e la perseveranza di creare qualcosa di ‘bello’ che possa essere condiviso con gli altri e faccia stare bene. Ascoltando le storie di ciascuno, mi rendo conto di quanta energia ci sia dietro a ognuna di queste realtà: è una forza viscerale, quella che non ti fa dormire la notte e che fa venire la pelle d’oca entrandoci in contatto. È la passione genuina, onesta, che non chiede nulla in cambio né lo aspetta. É la passione che muove questo territorio e che ne accomuna i paesini dai nomi più impronunciabili dal tacco lungo il collo dello stivale. Il lavoro, la famiglia, il territorio: vi assicuro che in Puglia questi valori non cambieranno mai. I sacrifici dietro ogni creazione si toccano con mano. Sicuramente la Puglia non è perfetta; a volte mancano le competenze, l’inglese è arrancato, l’ambiente a volte compromesso. Ma la Puglia è anche quella regione che vi farà battere il cuore ogni volta che tasterete voi stessi questi valori imprescindibili. Vi muoverà corde profonde ogni volta che incontrerete un locale e spenderete qualche chiacchiera nel linguaggio universale più antico del mondo e più efficace di qualsiasi altro: l’Amore. Vi aspetto in Puglia ❤️ #puglialovers #puglia #pugliadavedere #pugliastyle #yallerspuglia #pugliaview
Accetta chi sei. Cose di me che non sai 🔻 🪐Sono Cancro, ascendente Sagittario. Vivo eternamente combattuta tra l’andare e il restare. Tra il senso del dovere e la voglia di leggerezza. Il mio capriccioso Sagittario si è manifestato ai 19 anni, quando sono scetticamente partita per studiare a Milano e 3 anni dopo mi sono ritrovata in India, facendola diventare la mia casa. 🧭Non volevo mai essere considerata una viaggiatrice, ma essere trattata come se ne fossi parte. Questa mia voglia di evasione mi ha permesso di essere un libro aperto in ogni luogo. La durezza della realtà indiana mi è entrata dentro con forza, come la tristezza delle campagne cambogiane, le preghiere crepuscolari dei muezzin iraniani e le strade sconnesse vietnamite. 🧳Sono diventata una viaggiatrice con i capelli scompigliati, con due ‘pezze’ nello zaino, con itinerari mai prestabiliti e con l’affidarmi al flusso delle cose. 🗣Sono abituata a contesti multiculturali e religiosi, a gruppi di amici multilingue in cui c’è uno scambio continuo di aneddoti sui propri paesi e abitudini. 🗺Sono abituata anche alla solitudine. All’aver lasciato tutto per inseguire i miei sogni, che spesso vuol dire abituarsi agli arrivederci continui e al dover ripartire da zero ogni volta che si rifà la valigia. E l’ho fatto spesso. Può sembrare insensibilità, ma non lo è. È confidenza nel sapere che ovunque andrai ci sarà sempre qualcuno affine a te da cui imparare. Confidenza nel sapere che le tue forze ti faranno macinare km senza ansia né dover chiedere nulla a nessuno. 🏠E poi, il rientro a casa. Ecco il Cancro. Come accettare che esiste un’altra parte di noi, quella che forse più fatichiamo a esprimere? E dunque, sì: mi piace anche stare accanto alla mia famiglia con quel continuo sguardo di curiosità che mi ha condotto ovunque. Ho accettato di non essere a tutti i costi qualcuno da idealizzare. Vorrei essere la nomade a tempo pieno ma anche Casa mi fa stare bene e permettere di realizzare le mie passioni. Perché negarlo? Sì, l’India mi manca da morire. Ma è dentro di me e arriverà il momento in cui mi accoglierà. Mi farebbe piacere leggere qualcosa su di te per conoscerci🥰 #viaggiare
SUD-EST Sono le mie coordinate geografiche e inte SUD-EST Sono le mie coordinate geografiche e interiori. Sono nata a Sud, nel periodo più cocente dell’anno, cresciuta in una terra a sud che sapeva sempre di confine. E poi andata via per seguire il richiamo verso quell’esotismo ancestrale che ho sentito appartenermi sin da subito. Lo sento quell’odore di manghi ammorbiditi dai raggi del sole su un carretto di ferro impolverato, il fruscio delle foglie di alberi maestosi alla timida brezza tropicale, il sapore delicato della rosa che profuma aromi speziati, l’odore di lemongrass nel chai scottante che riverbera dalla tazzina di terracotta al suon dei clacson. La bevanda orientale prediletta è di un colore tenue, filtro di chi guarda all’oriente sognante. In queste ultime settimane sto viaggiando per il Salento il più possibile e mi rendo conto di quanto questo mio bisogno di est sia innato e connaturato con i miei luoghi. Spingendosi più a sud, vi renderete conto di come quel filtro tenue e quella brezza mistificante orientale avvolgono dolcemente i borghi del capo di Leuca. Insegne sbilenche di passati trasmessi solo oralmente e forse mai trascritti, altarini onnipresenti a ricordarci la spiritualità primitiva. C’è un non so che nell’aria di diverso, di profondo. E quell’odore mi rimanda a vecchi ricordi di infanzia quando giravo e rigiravo il mappamondo, poi al primo aereo per l’India e infine alla scelta di ritrovarmi qui, sempre a SUD-EST. Paesi del Sud Salento da non perdere per respirare l’Oriente: 📍Tricase 📍Lucugnano 📍Alessano 📍Montesardo 📍Presicce 📍Patù Mi farebbe piacere leggere nei commenti quali sono le coordinate che più senti vicino 🗺 #pugliacity #pugliamia #igerspuglia #ig_puglia #yallerspuglia #puglialovers #volgoitalia #igerslecce #volgopuglia #bellezzeitaliane #ioscelgoitaliano #cambiarevita #travelbloggervibes #travelbloggeritaliane #italia_shotz #italiainunoscatto #italy_vacations #sud_super_pics #pugliagram #visitpuglia #apulia #instagood #viaggiaresempre #Viaggiainitalia #viaggiandoviaggiando #puglia_super_pics #inchiostrodipuglia #salentista #nononveniteinpuglia
L’Oriente mi avvolge ovunque vada. Ma l’Orien L’Oriente mi avvolge ovunque vada. Ma l’Oriente inizia proprio a casa mia, in Puglia, da sempre terra di incontro tra i due mondi. Oggi sono consapevole della mia forte identità culturale, tanto legata alla Puglia quanto all’Oriente. E forse non è per niente un caso. In fondo, l’Oriente è sempre stato parte della nostra storia e arte. La scorsa domenica ho visitato per la prima volta il Palazzo Ducale di Martina Franca e camminando tra le sue stanze sono stata trasportata in un palazzo merwari del Rajasthan. Le porte in legno finemente decorate, le tonalità calde delle tempere sulle pareti, la presenza di riferimenti all’Oriente fortemente voluti dalla famiglia Caracciolo (proprietaria del Palazzo) sanciscono ancora una volta il legame profondo tra due ‘mondi’ fisicamente lontani, ma di fatto vicini. Ed è in luoghi come il Palazzo che avverto quanto il mio ‘sangue pugliese e anima indiana’ (come mi piace definirmi) abbia un nesso molto più profondo di quello che credo. L’Oriente è casa mia. Grazie a @viee.valleditria per questa meravigliosa scoperta. 📌 Salva il post per non perdere la visita del Palazzo Ducale durante il tuo prossimo viaggio in Puglia o visita nella cittadina di Martina Franca. Il Palazzo è aperto tutti i giorni. #vieevalleditria #socialtourcultura #viee #valleditriaphotoexperience #volgobari #yallerspuglia #igerspuglia #igerstaranto #volgotaranto #igersvalleditria #pugliagram #puglialovers #pugliadavedere #puglialove #puglia_cartoline #pugliatravel #pugliaexperience #martinafranca
FOLLOW ME
  • PRIVACY
  • COOKIES
Privacy e cookies

Nomadic Emotions and Stories of a Wanderer by Elisa De Pascali © 2020

Go to Top
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Puoi anche disattivarli, se lo desideri.AccettoRifiutoLeggi di più