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Lecce è ormai una delle mete più ambite, scelta anche per le classiche esplorazioni fugaci del weekend. Da locale e operatrice nel mondo del turismo, mi accorgo tuttavia come spesso i dintorni della città barocca siano del tutto trascurati. Ovvero, si tende a dirottare i viaggiatori verso le più note Gallipoli o Otranto, ignorando quasi totalmente i dintorni di Lecce.
Questo itinerario fuori dalle righe vi consentirà di scoprire Lecce e dintorni in un paio di giorni. Avrete l’opportunità di immergervi in realtà meno turistiche, bensì autentiche e altrettanto notevoli dal punto di vista artistico-culturale, senza tralasciare l’aspetto gastronomico.
Lecce è divenuto ormai l’emblema del barocco nel sud Italia. Grazie anche al forte impulso dato dalla sfilata di Dior nel 2020, la città ha esportato il suo lustro a livello internazionale. Tuttavia, è difficile scardinare l’immagine del Salento legata al mare, indubbiamente meraviglioso.
Un itinerario a Lecce e dintorni è l’ideale per chi ha pochi giorni a disposizione, per chi visita la zona in bassa stagione e dunque non può usufruire dei servizi balneari o semplicemente per chi non ama le rotte turistiche. Per chi cerca itinerari lungo la costa, potete trovare altre idee in questo articolo in cui racconto due itinerari per vacanze in Salento.
Lecce
Lecce è sempre più pronta ad accogliere viaggiatori, non solo italiani ma anche stranieri.
Il centro storico di Lecce è a dimensione d’uomo e ben si presta per essere visitato in mezza giornata. Le informazioni su Lecce sono reperibili ovunque ed è per questo che non mi dilungherò su questo, spendendo più parole per siti meno noti.
Il momento ideale per visitare la città barocca è in prima mattinata, per cogliere l’opportunità di entrare nelle Chiese. Tuttavia, una passeggiata serale al tramonto è obbligatoria per lasciarsi avvolgere dal calore della pietra leccese che si tinge di color pompelmo al calar del sole.
Uno dei più recenti luoghi di aggregazione della città è il Parco di Belloluogo, un vero e proprio polmone verde a pochi passi dal centro storico. Alla stregua dei parchi a cui siamo abituati a pensare nelle grandi metropoli, Belloluogo è ormai una tappa fissa anche per coloro che ricercano la natura in città e la possibilità di svolgere diverse attività, come lo yoga, al suo interno.
Le Cesine
Le Cesine, scrigno di infinità biodiversità a circa 20 minuti da Lecce. Forse scoprirete solo leggendo le prossime righe che la Riserva Naturale delle Cesine è gestita dal WWF ed è tra le Zone Umide d’Importanza Internazionale dal 1977.
La riserva è collocata su una zona un tempo estesamente paludosa ed in seguito bonificata per risanare le condizioni di vita dell’area. A ridosso della costa adriatica, durante le giornate di scirocco, il mare regala colori caraibici. Il paesaggio è reso ancor più selvaggio dalla natura rigogliosa che ospita una fauna da salvaguardare.
Potete visitarla in autonomia a piedi o in bicicletta oppure rivolgervi al centro visite della riserva per avere la guida del WWF. Vi consiglio di chiamare anticipatamente per conoscere i giorni e gli orari delle visite guidate.
Masseria Fossa
Nella cornice rurale delle campagne salentine campeggia un’antica masseria protetta e custodita dalla sua proprietaria Michela che con la sua professionalità e cordialità regala meravigliose esperienze. Dalla passeggiata a cavallo per antichi ‘tratturi’ (percorsi) a lezioni di equitazione, per finire con la produzione di beni preziosi direttamente con le risorse della Masseria: il miele delle api e il formaggio. Un luogo dove tornare indietro nel tempo e ritrovare il contatto con la natura e gli animali.
Il borgo di Acaya
La chicca da non perdere visitando Lecce e dintorni è Acaya, un borgo di circa 500 anime dove respirare tuttora l’autenticità della vita salentina. Vecchie insegne dei negozi fanno capolino tra le mura annerite e sbiadite dal tempo, gli anziani del paese seduti sugli usci delle porte in cerca di frescura dalle temperature afose e di compagnia dalla solitudine: la vita scorre lenta, come un tempo, ma sincera. Difficile non innamorarsene a prima vista.
La costruzione della città segue il modello della ‘città ideale’, così voluto dall’allora ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya al servizio di Carlo V. E tale si è rivelata nel corse dei secoli.
Sorseggiate un buon calice di vino Al Castello mentre il riflesso roseo e azzurro del tramonto rivestono il cielo di magia e trascorrete una serata in allegria alla trattoria Nonno Pici per una serata in compagnia di ottimo cibo e vino riscoprendo i sapori di una volta.
Parco archeologico di Rudiae
Se il celebre anfiteatro di Lecce incastonato nella piazza principale della città ha fatto breccia nel cuore dei più, in pochi conoscono invece il gioiello nascosto nei suoi dintorni. Un anfiteatro ancora più antico è stato ritrovato nella zona in cui un tempo sorgeva Rudiae, antica città messapica. Primo vero insediamento alla periferia di Lecce (3 km), Rudiae ha dato i natali allo scrittore latino Quinto Ennio.
L’insediamento, dopo diversi decenni di abbandono, è ora fruibile al pubblico attraverso visite guidate organizzate dal Parco Archeologico. In estate solitamente l’anfiteatro diventa cornice di diverse serate di musica classica e letture di poesie. Trovate tutte le informazioni sul sito e sulla pagina Facebook.
Abbazia di Santa Maria di Cerrate
L’Abbazia di Cerrate è avvolta da una fitta trama leggendaria. Il sito monumentale, notevole esempio di architettura romanica pugliese, a circa 15 km dal capoluogo, è un’oasi di pace abbracciata da uliveti e frutteti.
Inizialmente monastero di culto bizantino nell’XI secolo, divenne poi una masseria dedita alla lavorazione delle olive. Le sue pareti parzialmente affrescate riecheggiano storie di aristocratici normanni, apparizioni religiose, monaci in fuga, manoscritti e laboriose giornate nell’orto.
I fanatici della storia apprezzeranno la visita, ma non è difficile soccombere alla grandiosità e al mistero del sito, in concessione al FAI dal 2012. Il Fondo Ambiente Italiano ha portato avanti un’ingente opera di restauro dell’Abbazia grazie anche al contributo della Fondazione Prada.
Dove mangiare a Lecce e dintorni
La zona di Lecce e periferia pullula di indirizzi gastronomici eccellenti per provare la cucina locale non in chiave turistica. Tra i molti, vi consiglio vivamente il ristorante Lilith (circa 15 km da Lecce).
La formula segreta dietro il sempreverde Lilith, situato in un’affascinante masseria nelle campagne di Lecce, è la capacità della famiglia Tramis di evolversi con il tempo. Al momento, le fresche creazioni della terza generazione con il giovane chef Matteo Romano convivono ancora con le ricette di nonna Carmela e il suo pane fatto con cereali antichi. Un vero e proprio ‘Laboratorio in Masseria’, come lo definisce la famiglia.
Una cena nel loro giardino addobbato con incantevoli lucine è pura magia.
Dove dormire a Lecce e dintorni
Le opportunità di alloggio nella zona sono svariate in base al proprio budget e tipologia. Se siete amanti della tranquillità e della campagna potete optare per una masseria nei dintorni del capoluogo.
Per coloro che preferiscono avere una base in città, vi sono soluzioni per tutte le tasche come b&b, palazzi storici e hotel di lusso. Vi consiglio Palazzo Belsanti, un b&b gestito da una coppia di ragazzi professionisti che vibra della loro personalità, come si legge dall’articolo di Manuela.
I dintorni di Lecce tuttavia sono sempre più soggetti a processi di rivalutazione del territorio. Questo è possibile anche grazie ad investimenti da parte di locali e stranieri in palazzi e dimore storiche la cui bellezza viene riportata alla luce per accogliere ospiti da tutto il mondo. Vi segnalo Distilia Dimora Salentina a San Cesario di Lecce, il mio paese, ma sicuramente avrò modo di raccontarvelo in un articolo più approfondito.
Spero che l’itinerario abbia suscitato il vostro interesse. Sono curiosa di leggere i vostri commenti qualora scegliate di seguire i miei consigli. Come sempre, potete scrivermi per qualsiasi domanda o informazione e vi aspetto a Lecce!