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L’India è un tuo sogno nel cassetto da tempo ma affrontare un viaggio in questa terra lontana e a tratti misteriosa ti spaventa. Non sai come approcciarti: ti chiedi se i tuoi sensi saranno in grado di tollerare le realtà che troverai davanti, come potresti reagire alla diversa alimentazione e ambiente.
Queste sono solo alcune delle domande che maggiormente risuonano in testa in vista del primo viaggio in India. A volte sono così assillanti da divenire quasi prioritarie rispetto all’essenza stessa del viaggio. La bellezza dei luoghi, delle persone, delle esperienze passano in secondo piano nella progettazione di un viaggio in India a causa delle reticenze nei confronti del subcontinente.
Eppure, il richiamo verso questo Paese è così forte che non riesci più farne a meno. Con l’India è così, ad un certo punto ti chiama e non puoi fare altro se non arrenderti alla sua volontà. Prendi coraggio, finalmente compri quel biglietto aereo, ma la mente è offuscata dal vortice di dubbi e timori che vorresti mettere a tacere.
Ricorda che non esiste un profilo ideale di viaggiatore per l’India. L’India infatti attrae viaggiatori da ogni dove per svariati motivi: yoga, amanti dell’arte e della storia, religiosi, intrepidi e avventurieri. Non lasciarti dunque intimorire dall’idea che l’India non sia la tua destinazione ideale perché offre un ampio ventaglio di opportunità.
Per questo motivo, io e Martina di Yamana abbiamo pensato di creare una guida ad hoc stato per stato, indicando per ciascuno un’esperienza per ‘principianti’ (coloro che sono al loro primo viaggio in India) ed ‘esperti’ (coloro che si sentono più navigati). Gli stati indiani sono infatti ben 29 e, soprattutto all’alba della prima partenza, il rischio è quello di sentirsi disorientati di fronte alla vastità del paese. Puoi scaricare la nostra guida sul mio canale Instagram leggendo le informazioni qui.
Premetto che è impossibile scrivere delle regole per prepararsi ad un viaggio, specialmente in India. Tuttavia, è possibile allenare la mente all’elasticità e flessibilità verso una cultura diversa dalla nostra.
Le raccomandazioni che leggerai di seguito sono frutto della mia esperienza di vita di due anni e mezzo in India dove ho lavorato in un centro di rilocazione: tra le altre attività, mi occupavo di organizzare training interculturali per facilitare l’integrazione degli occidentali appena trasferitisi in India per motivi di lavoro o famiglia. Ho ascoltato diverse testimonianze di shock culturali all’arrivo in India, molti dei quali dovuti alla tensione accumulata prima di partire e placatisi poi naturalmente durante il viaggio.
Se vuoi approfondire una parte del mio trascorso in India, leggi l’articolo Vivere in una famiglia indiana.
Ecco i 5 consigli che sento di darti per affrontare il primo viaggio in India con serenità ed apertura. Spero possano esserti d’aiuto.
Pianifica bene l’itinerario
È bene affrontare il primo viaggio con un itinerario ben pensato. Dall’estremo sud a nord l’India è lunga infatti circa 3200 km (circa due volte e mezzo l’Italia). Di conseguenza il clima cambia a seconda della zona in cui ci si trova e del periodo. Nei periodi estivi, ad esempio, il Sud è sconsigliato perché è la stagione dei monsoni. Potresti perciò ritrovarti su una delle tropicali spiagge di Goa nel bel mezzo di un acquazzone.
Oltre alla variabilità del clima, viaggiare in una zona nel periodo sbagliato può portare a situazioni spiacevoli come non avere un posto per dormire. Nelle località turistiche, i servizi come alloggi, ristoranti, bar, spesso sono chiusi nei periodi fuori stagione. Per via del clima, alcune aree diventano perfino irraggiungibili, come ad esempio il Ladakh in pieno inverno, completamente isolate a causa delle strade interrotte dalle nevicate. Se accadesse durante il viaggio, diventerebbe indubbiamente stressante e caotico.
Non far sì che sia il clima a precludere la tua prima esperienza di viaggio in India. Informati sulle zone consigliate da visitare in base al tuo periodo di viaggio e godrai della bellezza del territorio.
Osserva e ascolta senza giudicare
La realtà davanti agli occhi è variegata, gli odori sono intensi, i rumori assordanti. L’umanità si mostra in tutte le sue fattezze ad ogni angolo, è quasi impossibile schivarla. Verrà spontaneo commentare ciò che ti circonda e spesso anche giudicare, è insito nella natura dell’essere umano. Prova a non farlo.
Spesso crediamo di essere in una condizione privilegiata perché nati in un’altra parte del mondo e dunque detentori di una Verità universale. L’India ci offre un grande insegnamento di vita: ascolta e osserva tutto ciò che trovi durante il tuo cammino e fanne tesoro. Non giudicare è un atto di bontà nei confronti della popolazione che ti accoglie e da cui deriva la più autentica forma di rispetto.
Rispetta la cultura che ti ospita
Ricorda che siamo ospiti nella terra in cui viaggiamo. Questo non vale solo per l’India ma per tutti i viaggi. Presta perciò particolare attenzione alle usanze e costumi del luogo durante il viaggio in India. É buona norma che le donne abbiano ginocchia e spalle coperte. Se non sei d’accordo con questa visione tradizionalista, in quel caso forse non sei ancora pronto per l’India. Sarebbe infatti inappropriato viaggiare in un Paese ridicolizzando o contravvenendo al rispetto delle sue norme.
Se cerchi una destinazione più liberale, potresti considerare Goa e le spiagge del Nord in particolare con uno stile di vita molto rilassato per via dell’ingente numero di stranieri che viaggiano e vivono.
Nei templi, ad esempio, è necessario togliersi le scarpe ed entrare scalzi. Se non ti senti a tuo agio con questa norma, puoi provare ad indossare dei calzini pur di non camminare a piedi nudi. Gli indiani apprezzeranno almeno lo sforzo nel provarci.
Ribalta la tua prospettiva
Preparati a ribaltare gli stereotipi in cui hai creduto fino ad ora.
Uno dei timori più avvilenti contro cui pensiamo di dover combattere è la povertà. Davanti ad alcune scene di vita quotidiana ti sentirai affranto e costernato. Se ti succede questo, ti invito a chiudere gli occhi qualche istante e riflettere. Hai mai pensato che le persone per le quali provi compassione non conoscono una realtà diversa da quella in cui vivono e da loro considerata ‘normale’?
Ho avuto la fortuna di visitare lo slum di Mumbai, Dharavi, uno dei più grandi al mondo. Prima di iniziare la camminata, mi sentivo turbata. Eppure, quell’esperienza mi ha aperto gli occhi. Mentre per noi una tale esistenza in condizioni poco agevoli (ambienti piccoli, bagni situati all’esterno della propria abitazione) è inconcepibile, gli abitanti di Dharavi sorridono: non lascerebbero mai lo slum per trasferirsi in città (e molti di loro hanno la possibilità) perché condividono il senso di comunità che altrove non troverebbero.
Ho capito in quel momento che la disperazione è maggiore nei nostri occhi perché abituati ad un’esistenza totalmente diversa. Non prendere mai per garantito i valori della tua cultura come se avessero la stessa priorità ovunque. Ciò che è prioritario per noi, può non esserlo per gli indiani.
A causa dell’inversione d’ordine delle priorità, si arriva a pensare che i valori di una cultura non ci appartengano. Crediamo perciò di non poterli comprendere dando adito al giudizio. Invece, non siamo poi così diversi. Prova a pensarci: la scala di priorità dei valori condivisi oggi dalla cultura indiana non è forse la stessa di quella dei nostri nonni e bisnonni? La consapevolezza in viaggio deriva in parte da ciò che siamo.
Lasciati andare
Pensa, ascolta, osserva, rispetta, comprendi.
Ecco la formula magica tanto ambita per non lasciarsi sopraffare dall’India: quando sentirai di averla finalmente compresa, ti lascerai completamente andare alla meravigliosa terra indiana. In quel momento, inizia il tuo vero viaggio.
Il caos dei clacson diventerà la tua colonna sonora. Non potrai più fare a meno delle corse spericolate in tuk-tuk. Camminare a piedi nudi diventerà una necessità, così come mangiare con le mani. Non avrai più riverenza nel mostrare il tuo volto sorridente a chiunque incontri per strada e, perché no, accettare l’invito a bere un chai.
Arrendersi all’India è la chiave che ti farà accedere ovunque e ti farà sentire parte integrante di un mondo che prima faticavi ad immaginare.
Mi auguro che questi 5 consigli possano accompagnarti nell’affrontare il tuo primo viaggio in India. Controindicazioni? Nel momento in cui ti arrendi, non potrai fare più a meno dell’India.