Supponiamo di avere a disposizione una giornata in Salento dall’alba al tramonto. Quali sono i luoghi da scoprire e le esperienze da non perdere?
Il Salento è una terra magica. Una terra dove il Sud si dilata fino a confondersi con il blu del mare e, all’improvviso, non esistono più confini. Una terra da sempre di passaggio, e perciò con una forte storia di accoglienza alle spalle, valore ereditato attraverso i secoli nei sorrisi salentini. Una terra d’incanto dove Oriente ed Occidente si abbracciano giorno dopo giorno dall’alba Adriatica al tramonto Ionico. Una terra dai prodotti semplici, retaggio della propria storia, ma genuini. Una terra il cui colore rosso, indice dell’elevata percentuale di ferro, contrasta con il blu compatto del cielo.
In questi giorni di fermento prima della tanto attesa riapertura del paese, i propositi per l’avvio della stagione estiva sembrano sempre più concreti. La Puglia si prepara intrepida ad accogliere calorosamente i suoi ospiti che potranno godere delle sue innumerevoli bellezze senza paure di affollamenti.
E forse la Puglia sarà una delle mete preferite per le vacanze in estate. Le svariate possibilità di accomodamento ed esperienze territoriali consentono di scoprirne la sua natura autentica, borghi meno conosciuti e scorci non ancora instagrammati.
Quali sono le esperienze ed i luoghi da non perdere per scoprire il territorio attraverso gli occhi di un salentino? Il viaggio in Salento dall’alba al tramonto è una sintesi delle mie istantanee preferite nei luoghi a me più cari. Preparatevi a scatti mozzafiato, non solo con la macchina fotografica ma con gli occhi, e a momenti irripetibili. Quando il crepuscolo scende sugli alberi di olivo, e la leggera brezza serale regala ristoro dal caldo estivo, i nostri sensi saranno inebriati.
Alba al Faro di Punta Palascìa ad Otranto, la prima alba d’Italia
La nostra giornata inizia indubbiamente ad est per ammirare la prima alba d’Italia, al Faro di Punta Palascìa, a circa 5 km a sud di Otranto. Il faro, posto sotto tutela della Commissione Europea, è unico nel suo genere, non solo per il suo fascino paesaggistico bensì per il suo significato pregnante. Infatti, è proprio qui che il mar Adriatico e il mar Ionio si incontrano, confondono tra loro e diventano tutt’uno, senza confini. Dalla terrazza del faro, ammiriamo l’immensità dell’acqua che si estende di fronte a noi a 180 gradi fino a che l’occhio non conosce orizzonte.
Il faro appare così simbolo di unione ed integrazione tra due mari che lambiscono allo stesso modo le coste delle vicine Albania e Grecia, per ricordarci che in fondo siamo tutti uniti. Minuti prima dell’aurora, il cielo sfodera il suo arcobaleno di sfumature dal blu notte verso il roseo viola fino all’esplosione della palla di fuoco che timida si affaccia all’orizzonte. Come un bambino che gioca a nascondino e ogni tanto fa capolino per controllare l’avversario. Nelle giornate più nitide, i profili montuosi dell’Albania sono ben visibili e marcati dai raggi solari che man mano si alzano.
L’alba a Punta Palascìa è un’esperienza da assaporare in ogni suo istante. Non c’è modo migliore se non quello di iniziare la giornata qui.
Trekking da Porto Badisco alla Torre di Sant’Emiliano
Ci spostiamo di qualche km verso Porto Badisco, leggendario approdo di Enea nell’Eneide di Virgilio. La località è rinomata per la Grotta dei Cervi, la cosiddetta “Cappella Sistina” del Neolitico per via degli innumerevoli pittogrammi ritrovati sulle pareti, inaccessibile al pubblico. Porto Badisco è anche una tappa gastronomica fondamentale per gli amanti dei ricci (nel periodo da febbraio ad aprile) e del pesce fresco.
La nostra esperienza prevede un percorso itinerante che da Porto Badisco ci conduce alla Torre di Sant’Emiliano. Un itinerario affascinante nella flora mediterranea ed un viaggio nella preistoria. Toccheremo con mano la geologia del territorio attraversando il Canyon di Porto Badisco. Poseremo il nostro sguardo verso la Valle dei Cervi dall’altopiano della Torre di Sant’Emiliano. Qui, immagineremo di tornare indietro nel XVI secolo quando le torri servivano per avvistare eventuali attacchi degli Ottomani.
Passeggiata a cavallo lungo i tratturi salentini e il borgo di Acaya
Avete mai pensato al cavallo come esperienza che coniuga la conoscenza del luogo e il contatto con la natura? Oggi lo scopriremo insieme a pochi passi da Lecce nel cuore dell’entroterra salentino.
Il cavallo ci accompagnerà lungo i tratturi salentini, antiche vie della transumanza e del commercio, prima della costruzione delle strade da parte dei Romani. Ci immergeremo nel paesaggio autentico della campagna salentina, tra masserie, pagghiare (costruzioni rurali salentine atte a deposito o abitazione estiva dei contadini) e muretti a secco. Il cavallo ci render tutt’uno con la natura. La lentezza del movimento ci consentirà di cogliere aspetti del paesaggio inaspettati grazie al punto di vista privilegiato.
Da non perdere la visita del piccolo borgo di Acaya (dalla famiglia Acaya proprietaria del feudo per tre secoli). Un borgo che conta poco meno di 500 anime, rimasto intatto nella sua fortificazione. Le antiche insegne dei negozi ancora appese, il colore ocra della pietra leccese che quasi acceca gli occhi quando incontrano il sole, lo scocco della campana di mezzogiorno che risuona evocando echi di tempi passati. Un viaggio sensoriale nel tempo.
Visita di Galatina
Uno dei gioielli del Salento tra i più sottovalutati, Galatina vanta una storia ricca di arte, misticismo e tradizione legate al mito del tarantismo.
Dal punto di vista artistico, l’ingresso nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria ci lascerà, con vostro grande stupore, letteralmente senza parole. La laboriosità degli affreschi commissionati da Maria d’Enghien, i cui diversi cicli raffigurano la storia dell’universo, rende la Cattedrale seconda solo alla Basilica di San Francesco d’Assisi. Un capolavoro non solo per gli amanti dell’arte.
Camminando per le vie del centro storico, incontreremo diversi palazzi nobiliari dalle facciate prorompenti e luoghi mitici del tarantismo, tra cui la Cappella e il pozzo di San Paolo, santo protettore di Galatina, che rese la cittadina immune dalla leggendaria sindrome. L’acqua del pozzo aveva un potere guaritore per coloro che l’avessero bevuta, conferito miticamente al proprietario dallo stesso San Paolo per ringraziarlo dell’ospitalità durante il suo passaggio.
Il rituale per esorcizzare il morso del ragno si teneva ogni 29 giugno, giorno della festa del santo. Musicisti armeggiavano incalzanti i tamburelli che accompagnavano gli spasmodici movimenti delle deliranti fino alla Cappella di San Paolo. Qui veniva invocata la grazia del santo.
Salento al tramonto nelle acque di Torre Uluzzo
La conclusione perfetta del viaggio in Salento dall’alba al tramonto?
Il tramonto è un rituale in Salento che omaggeremo da Torre Uluzzo dopo un bagno distensivo nelle sue acque blu proprio sotto la Torre. La cresta dell’acqua si colora di dorato riflettendo i raggi del sole ormai tiepidi, nuotiamo circondati tra le alte pareti rocciose della scogliera ed è come sentirsi padroni del mondo. Ci spostiamo perciò ad ovest verso la fine di questa giornata in Salento che ci ha regalato nuove emozioni ed esperienze.
Nonostante tutti i viaggi, il mio luogo preferito da cui osservare il tramonto rimane Torre Uluzzo. Non solo perché è casa, ma per la forza del suo panorama. In qualche modo rappresenta per me una sorta di finis terrae: abbiamo osservato l’alba con l’Albania sullo sfondo ed ora ammireremo il tramonto con il profilo del promontorio calabro che si staglia dietro il rosso fuoco calante. La torre, anch’essa parte del sistema difensivo e ormai parzialmente crollata, si erge su uno sperone roccioso. Regina indiscutibile del paradiso terrestre che la circonda. Lei, la più alta, offre il punto di vista migliore per un tramonto in prima fila, lento, silenzioso.
Il Salento dall’alba al tramonto è un viaggio lento, a contatto con la natura. Un viaggio all’insegna della congiunzione tra Oriente ed Occidente che inizia con l’aurora da una sponda e procede con il tramonto a poco meno di 60 km sull’altra. Lo spettacolo migliore al quale la natura ci invita ad assistere, senza biglietto! Cosa aspetti?!
Ho inserito alcune foto del mio amico fotografo Nico che ritrae il Salento con grande passione. Per scoprire i suoi scatti visita il suo profilo: Nico Tornese.
Immagine della Basilica di Santa Caterina tratta da Salentoguideturistiche.it.
Ciao eli pur essendo pugliese devo ammettere che gran parte dei posti che hai menzionato nn li ho mai visti.. grazie per le dritte! Appena si potrà un giorno x visitarli lo troverò di certo! Buona vita a tutti ⭐️
Vorrà dire che faremo un bel giro insieme in Salento appena si potrà! Anche a casa abbiamo dei posti meravigliosi! Un abbraccio!
Ciao Elisa!
Sono stata in Salento tre anni fa. Feci un on the road di tutta la regione pugliese. Dei luoghi che hai menzionato nel tuo post ho visto solo il faro di Punta Palascia. Avrei voluto visitare anche Galatina ma ho avuto problemi col noleggio della macchina e visitare la regione contando solo sui mezzi di trasporto… Ed essendo pugliese, potrai capire la mia impresa!
Comunque hai dato degli spunti molto utili qualora decidessi di tornare una seconda volta 🙂
Ciao Flavia!
Il Salento è fatto di molti luoghi dove poter respirare ancora quella magia lontano dal turismo di massa! Torna e te ne farò innamorare 🙂
Quante meraviglie concentrate in una sola terra! Io sono stata in Salento tanti anni fa, più di venti ormai (mannaggia quanto mi sento vecchia nel fare questi conti!) ma ho ricordi molto vividi, sopratutto del mare meraviglioso. Quest’anno sarebbe il momento perfetto per tornarci!
Ciao Daniela! Sicuramente il Salento è cambiato tanto da quando ci sei passata, ma forse lo hai visto ancora nella sua autenticità pura. Oggi alcune zone sono diventate molto “gettonate” perciò mi piace andare alla scoperta di luoghi altrettanto belli ma ancora non battuti dal turismo. Quest’estate sarà un bel momento per riscoprirlo senza folla.
Purtroppo è una zona dell’Italia che non conosco. Non so se per la prossima estate ci si potrà spostare così “lontano” (vivo in Piemonte), ma se non nei prossimi mesi sicuramente l’anno prossimo vorrei andarci. Eviterei solo la passeggiata a cavallo perché già mi vedo molto impacciata e molto impaurita 😉
Che spettacolo l’alba al faro!
Ciao Silvia! Ci sono tantissime esperienze che consentono di vivere il Salento da diverse prospettive…Barca, cavallo, bici, escursioni a piedi… è una meraviglia costante per gli occhi! Se non quest’estate, appena puoi pensaci e ti darò tutti i consigli necessari 🙂
Mi è piaciuto tantissimo questo tuo itinerario! Anche perché mi sembrano luoghi non così famosi e blasonati. Le immagini poi sono stupende ed il giusto accompagnamento al tuo racconto!
Grazie mille Federica! Mi piace raccontare luoghi meno conosciuti, anche a noi stessi pugliesi! Abbiamo un territorio unico e ricco che vale la pena e deve essere raccontato!
Che luoghi meravigliosi! Non conosco personalmente il Salento ma prima o poi vorrei visitarlo, magari con il nostro camperino. Prenderò suggerimenti anche da questo articolo.
Il camper è sicuramente uno dei migliori modi per visitare il Salento perché vi darà la libertà di spostarvi in base ai luoghi che vi piacciono ed inoltre ci sono tante aree attrezzate per sosta camper!
Un interessante ed insolito itinerario paesaggistico nel Salento, molto spesso vengono solamente menzionate le opere architettoniche ed artistiche delle città quando si parla di questa terra. E’ uno dei luoghi dell’Italia che mi mancano da visitare, anche per assistere al magico spettacolo della Notte della Taranta.
Il Salento per me non è Gallipoli o Lecce, o meglio quella è solo la superficie. Il Salento è andare nei piccoli borghi sperduti e dimenticati dove i pomeriggi d’estate non si sente alcun rumore o le campagne di terra rossa piene di alberi di olivo. Anche la Notte della Taranta è ormai molto commerciale, tuttavia ci sono tante altre rassegne folcloristiche da non perdere, come la Danza delle Spade durante la festa di San Rocco nel paesino di Torrepaduli.
La Puglia é un luogo meraviglioso! Ho avuto l’occasione di visitare solo Alberobello e dintorni, ma il Salento é una prossima possibile meta! Grazie per i consigli!
La Puglia è molto diversa, la Valle d’Itria che hai avuto modo di visitare e che amo profondamente è totalmente diversa dal Salento! Offrono prospettive diverse di uno stesso territorio.
La nostra Puglia, il nostro Salento…così famoso eppure sempre da scoprire! Ma lo sai che tanti luoghi non li conoscevo? Altri invece, li conosco bene (es. Galatina) ma ancora non li ho visitati…
Non si finisce mai di scoprire, neanche a casa! Ti aspetto allora 🙂
Non sono ancora stata in Salento e grazie a questo post mi hai fatto fare un viaggio con la fantasia davvero ispirante. E in questo momento ne avevo proprio bisogno. Grazie
Grazie a te di avermi letta e spero che presto potrai vedere il Salento anche con gli occhi 🙂